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Massimo Merli
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Massimo Merli 01/01/2021


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Astronomica - Nitida - Ambientale -
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Massimo Merli
20/02/2022

Colt Express, gioco western con tema rapina al treno e sparatorie nel quale la componente psicologica e di previsione mosse altrui e reazione a mosse altrui ha una decisa importanza.
Ottimo per compagnie di amici "caciarone" e per passare una serata in allegria
Ottimo per compagnie di amici "caciarone" e per passare una serata in allegria
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Media ottenuta: 6.0000
Massimo Merli
25/01/2022

Padernello è una frazione del comune italiano di Borgo San Giacomo. Costituì un comune autonomo fino al 1927. Questo in foto è una parte del suo castello
3
Media ottenuta: 7.0000
Massimo Merli
23/10/2021
Meeple Land è un gioco da tavolo adatto a grandi e piccini sulla costruzione del parco giochi dei propri sogni
Regolamento semplice e materiali di gran bella e buona qualità
Uno dei miei giochi preferiti tra quelli usciti negli ultimi tempi
Regolamento semplice e materiali di gran bella e buona qualità
Uno dei miei giochi preferiti tra quelli usciti negli ultimi tempi
4
Massimo Merli
01/07/2021
Tutte le giornate belle prima o poi hanno un termine
In fondo pure questo è il loro fascino
In fondo pure questo è il loro fascino
4
Massimo Merli
18/05/2021

Grazie a chi ha avuto un pensiero per me in merito al compimento dei miei 45 anni. Grazie davvero!
3
Massimo Merli
11/04/2021

Grazzano Visconti, in Emilia Romagna: un borgo grazioso, rilassante ed affascinante.
5
Massimo Merli
03/03/2021

Serata ludica in compagnia de "Le case della follia"
Gioco basato sugli scritti di H.P.Lovercraft, molto coinvolgente e facile da imparare. Soddisfa sia i giocatori più esperti, sia i neofiti del gioco.
Gioco basato sugli scritti di H.P.Lovercraft, molto coinvolgente e facile da imparare. Soddisfa sia i giocatori più esperti, sia i neofiti del gioco.
3
Massimo Merli
20/02/2021

Grazie Maestro, grazie per le parole e la musica che ha accompagnato gran parte delle mie tante giornate da fanciullo nell'introduzione alla visione di uno di quei cartoni animati che tanto affascinavano, affascinano e affascineranno sempre.
E parte portante di questo fascino è dato anche dalle musiche e dalle rime che portano la tua firma: da Capitan Harlock a Daitarn III, passando per Monkey, Goldrake, Remì e tante altre ancora.
Grazie Maestro per le emozioni che hai saputo donare a me e tanti tantissimi giovani di quel periodo d'oro che fu la nostra fanciullezza e gioventù.
La tua voce è una bandiera che vuol dire libertà.
Addio Maestro Luigi, riposa in pace.
E parte portante di questo fascino è dato anche dalle musiche e dalle rime che portano la tua firma: da Capitan Harlock a Daitarn III, passando per Monkey, Goldrake, Remì e tante altre ancora.
Grazie Maestro per le emozioni che hai saputo donare a me e tanti tantissimi giovani di quel periodo d'oro che fu la nostra fanciullezza e gioventù.
La tua voce è una bandiera che vuol dire libertà.
Addio Maestro Luigi, riposa in pace.
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Massimo Merli
12/02/2021

Dumbo apre il frigorifero di casa, lo trova pieno di Pepsi e Sprite e si domanda: " E le fante?"
6
Massimo Merli
10/02/2021

Non è proprio fame...è GOLA! E una leggerissima dipendenza da Profitterol!
3
Massimo Merli
10/02/2021

Vecchio scarpone, come un tempo lontano,
in mezzo al fango, con la pioggia o col sol,
forse sapresti, se volesse il destino,camminare ancor.
in mezzo al fango, con la pioggia o col sol,
forse sapresti, se volesse il destino,camminare ancor.
4
Massimo Merli
28/01/2021

Jolly.... È quasi magiaaaaa jolly...e come sempre non mi esci maiiiiiiii...
8
Massimo Merli
25/01/2021

E poi guardi una vecchia moneta e dentro di te provi un urto di nostalgia per il periodo della tua giovinezza
6
Massimo Merli
15/01/2021

Uno degli aspetti maggiormente penalizzato di questo periodo storico è la limitazione di movimento. Lo ammetto tranquillamente, io inizio a patirlo come non mai nei mesi precedenti. Mi manca in particolare il poter raggiungere le persone a me care e I luoghi a me cari, come Crema.
8
Massimo Merli
03/01/2021

La lettura è come un bazar con infinite possibilità.
A noi non rimane altro che scegliere la storia da vivere.
A noi non rimane altro che scegliere la storia da vivere.
4
Massimo Merli
29/12/2020

Una volta che i due uomini arrivarono al confine del paese si separarono; Giosuè riprese la direzione verso il suo gruppo, mentre Nick proseguì per la sua via.
Era quasi il tramonto quando l'uomo giunse nel luogo di cui Giosuè gli aveva parlato.
La costruzione in legno era circondata dagli alberi che la rendevano invisibile a coloro che non erano al corrente della sua esistenza.
Le sue piccole dimensioni di certo aiutavano a celarla ad occhi umani e non.
In effetti Nick pensò che da quando aveva imboccato l'angusto sentiero che saliva tra le montagne non aveva visto ne sentito presenza alcuna, ad eccezzione di qualche uccello o mammiferi di piccole dimensioni.
Costruita da un cacciatore amico di Giosuè, come riparo in caso di intemperie, la costruzione dall'esterno aveva un aspetto decisamente solido, e era posta sopra un piccolo ma ripido rialzamento che Nick dovette scalare.
Nick varcò la porta dopo aver recuperato la chiave dal punto indicato lui da Giosuè
Chiuso l'accesso Nick appoggiò lo zaino a terra, a fianco del tavolino in legno posto al centro della stanza, quindi si diresse verso una vecchia cassapanca: una volta aperta Nick vi trovò alcune provviste.
L'uomo afferrò un barattolo di latta contenente del mais, e si appoggiò poi sulla brandina.
Terminata la cena si sdraiò e chiuse gli occhi, pensando che quel posto non era proprio niente male.
Era quasi il tramonto quando l'uomo giunse nel luogo di cui Giosuè gli aveva parlato.
La costruzione in legno era circondata dagli alberi che la rendevano invisibile a coloro che non erano al corrente della sua esistenza.
Le sue piccole dimensioni di certo aiutavano a celarla ad occhi umani e non.
In effetti Nick pensò che da quando aveva imboccato l'angusto sentiero che saliva tra le montagne non aveva visto ne sentito presenza alcuna, ad eccezzione di qualche uccello o mammiferi di piccole dimensioni.
Costruita da un cacciatore amico di Giosuè, come riparo in caso di intemperie, la costruzione dall'esterno aveva un aspetto decisamente solido, e era posta sopra un piccolo ma ripido rialzamento che Nick dovette scalare.
Nick varcò la porta dopo aver recuperato la chiave dal punto indicato lui da Giosuè
Chiuso l'accesso Nick appoggiò lo zaino a terra, a fianco del tavolino in legno posto al centro della stanza, quindi si diresse verso una vecchia cassapanca: una volta aperta Nick vi trovò alcune provviste.
L'uomo afferrò un barattolo di latta contenente del mais, e si appoggiò poi sulla brandina.
Terminata la cena si sdraiò e chiuse gli occhi, pensando che quel posto non era proprio niente male.
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Massimo Merli
04/12/2020

La mattina seguente Nick riprese il suo vagabondare.
Il cammino fu tranquillo e allietato dalla presenza lungo il percorso di alcune opere in legno raffiguranti gnomi ed altre creature.
Al termine della mattinata aveva raggiunto il centro abitato di Clusone, dove si imbattè in un gruppo di una decina di persone nei pressi dell' Oratorio dei Disciplini, una costruzione di origine medievale costruita dalla confraternita dei disciplini come sede del proprio ordine ma che ora fungeva da rifugio per quella piccola congrega di persone.
Una di esse, un uomo robusto dalla folta barba rossiccia, si diresse verso di lui alzando la mano destra in segno di saluto.
Una volta che fu dinnanzi a Nick, l'uomo chiese lui da dove provenisse e dopo la risposta di Nick domandò lui se avesse incrociato lungo il suo cammino un paio di ragazze in compagnia di un bambino dell'età di dieci anni.
Nick scosse la testa.
La delusione dipinta sul volto dell'uomo barbuto si mutò rapidamente in un sorriso amaro, al quale seguì l'invito ad unirsi a loro per pranzare.
Nick accettò di buon grado quella proposta; in fondo risparmiare qualche provvista della sua scorta poteva essere utile per il futuro.
Percorsa una breve scalinata Nick e Giosuè si trovarono al cospetto del resto del gruppo intento a consumare quella che pareva carne di coniglio attorno ad un falò.
Una volta terminato di rifocillarsi Nick ringraziò e fece per salutare il gruppo; Giosuè si offrì di accompagnarlo per un tratto del suo cammino.
Il cammino fu tranquillo e allietato dalla presenza lungo il percorso di alcune opere in legno raffiguranti gnomi ed altre creature.
Al termine della mattinata aveva raggiunto il centro abitato di Clusone, dove si imbattè in un gruppo di una decina di persone nei pressi dell' Oratorio dei Disciplini, una costruzione di origine medievale costruita dalla confraternita dei disciplini come sede del proprio ordine ma che ora fungeva da rifugio per quella piccola congrega di persone.
Una di esse, un uomo robusto dalla folta barba rossiccia, si diresse verso di lui alzando la mano destra in segno di saluto.
Una volta che fu dinnanzi a Nick, l'uomo chiese lui da dove provenisse e dopo la risposta di Nick domandò lui se avesse incrociato lungo il suo cammino un paio di ragazze in compagnia di un bambino dell'età di dieci anni.
Nick scosse la testa.
La delusione dipinta sul volto dell'uomo barbuto si mutò rapidamente in un sorriso amaro, al quale seguì l'invito ad unirsi a loro per pranzare.
Nick accettò di buon grado quella proposta; in fondo risparmiare qualche provvista della sua scorta poteva essere utile per il futuro.
Percorsa una breve scalinata Nick e Giosuè si trovarono al cospetto del resto del gruppo intento a consumare quella che pareva carne di coniglio attorno ad un falò.
Una volta terminato di rifocillarsi Nick ringraziò e fece per salutare il gruppo; Giosuè si offrì di accompagnarlo per un tratto del suo cammino.
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Massimo Merli
17/11/2020

Un bagliore accecante spazzò via le tenebre per qualche attimo.
Purtroppo le tenebre non erano presenti solamente in cielo, esse stavano anche calpestando il suolo
E stavavano puntando esattamente in direzione di Eloise e Nick.
Nick lasciò la presa sul coltellino multiuso e ritrasse la mano dalla tasca, ed insieme alla ragazza rientrò all'interno della costruzione.
I concitati attimi che seguirono furono spesi per bloccare l'ingresso e la porta sul retro con qualsiasi cosa potesse tornare utile allo scopo.
Terminate le operazioni i due salirono al piano superiore per trovare rifugio nella stanza già nota a Nick; lì si rannicchiarono a terra e restarono in attesa.
Fu necessario poco più di un'ora alla mandria di ciondolanti per attraversare la zona.
Un lasso di tempo durante il quale Nick, in un paio di occasioni, dovette tappare la bocca alla ragazza intenta a pregare.
La prima volta a Nick bastò appoggiare la sua mano alla bocca della ragazza, ma Eloise rispose con un morso e Nick soffocò un'imprecazione.
Nella seconda occasione invece l'uomo agì in maniera differente: le appoggiò entrambe le mani ai lati della testa e la torse con un gesto assai rapido.
Nick finì il lavoro dapprima conficcando il coltellino multiuso nell'occhio sinistro della ragazza, quindi adagiando sul pavimento il corpo privo di vita della ragazza, poi l'uomo chiuse gli occhi mentre in lontananza un campanile prese a rintoccare.
Purtroppo le tenebre non erano presenti solamente in cielo, esse stavano anche calpestando il suolo
E stavavano puntando esattamente in direzione di Eloise e Nick.
Nick lasciò la presa sul coltellino multiuso e ritrasse la mano dalla tasca, ed insieme alla ragazza rientrò all'interno della costruzione.
I concitati attimi che seguirono furono spesi per bloccare l'ingresso e la porta sul retro con qualsiasi cosa potesse tornare utile allo scopo.
Terminate le operazioni i due salirono al piano superiore per trovare rifugio nella stanza già nota a Nick; lì si rannicchiarono a terra e restarono in attesa.
Fu necessario poco più di un'ora alla mandria di ciondolanti per attraversare la zona.
Un lasso di tempo durante il quale Nick, in un paio di occasioni, dovette tappare la bocca alla ragazza intenta a pregare.
La prima volta a Nick bastò appoggiare la sua mano alla bocca della ragazza, ma Eloise rispose con un morso e Nick soffocò un'imprecazione.
Nella seconda occasione invece l'uomo agì in maniera differente: le appoggiò entrambe le mani ai lati della testa e la torse con un gesto assai rapido.
Nick finì il lavoro dapprima conficcando il coltellino multiuso nell'occhio sinistro della ragazza, quindi adagiando sul pavimento il corpo privo di vita della ragazza, poi l'uomo chiuse gli occhi mentre in lontananza un campanile prese a rintoccare.
7
Massimo Merli
16/11/2020

Il lungo e fastidioso ruggito del tuono cessò ed Eloise continuava a ripetere di non aver avuto scelta, di non aver potuto fare altrimenti.
Nick cercò di tranquillizzarla, poi le domandò di che stesse parlando.
Lei rispose che aveva dovuto porre fine alla vita della sorella, la donna che lo aveva colpito alle spalle, la donna il cui corpo si trovava nei pressi di quel ponticello malandato.
Nick rimase in silenzio. Poi si alzò e lasciò la stanza per raggiungere l'esterno.
Una volta varcata la porta egli appoggiò la schiena al muro di pietra ed osservò le prime gocce di pioggia che iniziavano a cadere.
La sua mente era piena di domande.
Si poteva fidare di quella ragazza?
Era sincera?
E se fosse una psicopatica?
Sono io paranoico?
Nick non riuscì a sbrogliare quella matassa di domande, poi pensò alle parole che durante la sua adolescenza il suo allenatore di pugilato rivolse lui prima di un incontro di allenamento: quando non trovi soluzione ai tuoi pensieri, segui l'istinto.
Ed il suo istinto fornì la risposta alle sue domande.
La pioggia intanto s'era fatta copiosa ed un lampo squarciò il cielo, seguito da un tuono ancor più rumoroso del precedente.
Eloise lo raggiunse e porse lui una sigaretta.
Nick scosse la testa; non fumava da più di tre anni e non aveva intenzione di riprendere quel vizio.
Lei scrollò le spalle ed iniziò a fumare.
Immersi nella notte, Nick ed Eloise restarono muti
L'uomo infilò con discrezione la mano sinistra in una delle tasche dei suoi pantaloni andando ad afferrare un piccolo coltello multiuso; attraverso quello strumento necessario avrebbe messo in essere la sua decisione.
Nick cercò di tranquillizzarla, poi le domandò di che stesse parlando.
Lei rispose che aveva dovuto porre fine alla vita della sorella, la donna che lo aveva colpito alle spalle, la donna il cui corpo si trovava nei pressi di quel ponticello malandato.
Nick rimase in silenzio. Poi si alzò e lasciò la stanza per raggiungere l'esterno.
Una volta varcata la porta egli appoggiò la schiena al muro di pietra ed osservò le prime gocce di pioggia che iniziavano a cadere.
La sua mente era piena di domande.
Si poteva fidare di quella ragazza?
Era sincera?
E se fosse una psicopatica?
Sono io paranoico?
Nick non riuscì a sbrogliare quella matassa di domande, poi pensò alle parole che durante la sua adolescenza il suo allenatore di pugilato rivolse lui prima di un incontro di allenamento: quando non trovi soluzione ai tuoi pensieri, segui l'istinto.
Ed il suo istinto fornì la risposta alle sue domande.
La pioggia intanto s'era fatta copiosa ed un lampo squarciò il cielo, seguito da un tuono ancor più rumoroso del precedente.
Eloise lo raggiunse e porse lui una sigaretta.
Nick scosse la testa; non fumava da più di tre anni e non aveva intenzione di riprendere quel vizio.
Lei scrollò le spalle ed iniziò a fumare.
Immersi nella notte, Nick ed Eloise restarono muti
L'uomo infilò con discrezione la mano sinistra in una delle tasche dei suoi pantaloni andando ad afferrare un piccolo coltello multiuso; attraverso quello strumento necessario avrebbe messo in essere la sua decisione.
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Massimo Merli
12/11/2020

La nottata diede modo a Nick di conoscere più a fondo la giovane donna.
Eloise raccontò lui di essere fuggita da Berceto, assieme alla sorella, nel momento in cui apparvero i primi non-morti,
Una fuga improvvisa ed improvvisata, senza un piano preciso, senza una meta precisa
Una fuga con l'unica speranza di trovare un posto tranquillo lontano da quegli esseri; una speranza vana, alla luce dei fatti.
Nick domandò lei di sua sorella.
Eloise attese qualche attimo prima di rispondere, nel tentativo di reprimere la tristezza che quella domanda le fece apparire in viso.
La donna riprese a parlare con voce incerta.
Le parole descrissero la loro fuga da Berceto ed il girovagare per le campagne del nord Italia cercando di mantenersi il più distante possibile dai centri abitati.
Berceto fu colpita durante la notte; le vie del borgo furono improvvisamente invase da panico, disperazione, confusione.
Le grida disperate degli abitanti squarciarono le ombre notturne mentre i non-morti squarciavano quelle persone impreparate a quell' evento.
Nick le appoggiò una mano sulla spalla e le porse un bicchiere colmo d'acqua che lei deglutì nervosamente.
Eloise raccontò poi delle persone incrociate durante il loro peregrinare e dei tantativi di aggressione, sia da parte di mostri sia da parte di umani, dei momenti di puro terrore e di come sua sorella diventasse sempre più strana giorno dopo giorno.
Agnes aveva sempre avuto un carattere forte e deciso e duro come una roccia ma quegli eventi avevano lasciato un segno profondo nel suo animo e nella sua psiche, tanto che in un paio di occasioni dovette difendersi da dei suoi tentativi di aggressione.
A quel punto le parole cessarono lasciando posto ad un profondo silenzio, rotto solamente da un tuono improvviso.
Eloise raccontò lui di essere fuggita da Berceto, assieme alla sorella, nel momento in cui apparvero i primi non-morti,
Una fuga improvvisa ed improvvisata, senza un piano preciso, senza una meta precisa
Una fuga con l'unica speranza di trovare un posto tranquillo lontano da quegli esseri; una speranza vana, alla luce dei fatti.
Nick domandò lei di sua sorella.
Eloise attese qualche attimo prima di rispondere, nel tentativo di reprimere la tristezza che quella domanda le fece apparire in viso.
La donna riprese a parlare con voce incerta.
Le parole descrissero la loro fuga da Berceto ed il girovagare per le campagne del nord Italia cercando di mantenersi il più distante possibile dai centri abitati.
Berceto fu colpita durante la notte; le vie del borgo furono improvvisamente invase da panico, disperazione, confusione.
Le grida disperate degli abitanti squarciarono le ombre notturne mentre i non-morti squarciavano quelle persone impreparate a quell' evento.
Nick le appoggiò una mano sulla spalla e le porse un bicchiere colmo d'acqua che lei deglutì nervosamente.
Eloise raccontò poi delle persone incrociate durante il loro peregrinare e dei tantativi di aggressione, sia da parte di mostri sia da parte di umani, dei momenti di puro terrore e di come sua sorella diventasse sempre più strana giorno dopo giorno.
Agnes aveva sempre avuto un carattere forte e deciso e duro come una roccia ma quegli eventi avevano lasciato un segno profondo nel suo animo e nella sua psiche, tanto che in un paio di occasioni dovette difendersi da dei suoi tentativi di aggressione.
A quel punto le parole cessarono lasciando posto ad un profondo silenzio, rotto solamente da un tuono improvviso.
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Massimo Merli
06/11/2020

Il nuovo risveglio portò con sè una novità della quale Nick si rese conto solamente dopo qualche faticoso istante: egli si trovava in cucina, non più legato, e di fronte a lui una ciotola in legno piena di qualcosa di vagamente commestibile.
Una figura dall'altra parte del tavolo impugnava una pistola e quando si rese conto del risveglio dell'uomo, iniziò a raccontare a Nick di aver seguito i suoi passi dopo aver osservato il suo comportamento nei confronti del quattrozampe al torrente.
La voce cessò il racconto per invitare l'uomo a mangiare i fagioli con cipolla che si stavano freddando all'interno della ciotola.
Nick iniziò a mangiare non distogliendo lo sguardo dal viso della ragazza adornato da lunghi capelli rossi, rossi come le di lei labbra che ripresero il racconto interrotto.
Lei raccontò di come avesse visto Nick essere stordito e fatto prigioniero nella stanza al piano superiore da quella donna dalla voce sibilante.
Nick soppresse un rutto potenzialmente fragoroso e, dopo aver terminato il contenuto della ciotola, chiese che fine avesse fatto colei che lo aveva aggredito.
La ragazza non fiatò, si limitò ad alzarsi e fece segno a Nick di seguirla.
I due giunsero rapidamente all'esterno e dopo una camminata di circa una cinquantina di metri, la ragazza indicò in direzione di un ponticello di legno nei pressi del quale si trovava il corpo senza vita di una donna dai capelli corti.
La ragazza girò i tacchi per tornare all'interno della costruzione e informò Nick che non le doveva alcun ringraziamento per avergli salvato la pellaccia.
L'uomo si passò la mano sulla nuca e per diversi minuti il suo sguardo restò fisso su quel corpo privo di vita.
Una figura dall'altra parte del tavolo impugnava una pistola e quando si rese conto del risveglio dell'uomo, iniziò a raccontare a Nick di aver seguito i suoi passi dopo aver osservato il suo comportamento nei confronti del quattrozampe al torrente.
La voce cessò il racconto per invitare l'uomo a mangiare i fagioli con cipolla che si stavano freddando all'interno della ciotola.
Nick iniziò a mangiare non distogliendo lo sguardo dal viso della ragazza adornato da lunghi capelli rossi, rossi come le di lei labbra che ripresero il racconto interrotto.
Lei raccontò di come avesse visto Nick essere stordito e fatto prigioniero nella stanza al piano superiore da quella donna dalla voce sibilante.
Nick soppresse un rutto potenzialmente fragoroso e, dopo aver terminato il contenuto della ciotola, chiese che fine avesse fatto colei che lo aveva aggredito.
La ragazza non fiatò, si limitò ad alzarsi e fece segno a Nick di seguirla.
I due giunsero rapidamente all'esterno e dopo una camminata di circa una cinquantina di metri, la ragazza indicò in direzione di un ponticello di legno nei pressi del quale si trovava il corpo senza vita di una donna dai capelli corti.
La ragazza girò i tacchi per tornare all'interno della costruzione e informò Nick che non le doveva alcun ringraziamento per avergli salvato la pellaccia.
L'uomo si passò la mano sulla nuca e per diversi minuti il suo sguardo restò fisso su quel corpo privo di vita.
9
Massimo Merli
29/10/2020

Il profumo della cucina della nonna, semplice e gustosa, quei pici al sugo che Nick adorava alla follia mangiare sino ad essere sazio. La voce della sua amata parente che lo invitavano a consumare ancora e ancora...
Questi ricordi occuparono la mente dell'uomo durante il buio riposo forzato.
Improvvisamente gli occhi di Nick si riaprirono, non senza una certa fatica.
Ed insieme alla vista tornò pure il dolore, a braccetto con un marcato giramento di testa e, pochi istanti dopo, la consapevolezza di essere bloccato.
L'uomo seduto sulla sedia non riuscì a scalfire i nodi a mani e piedi che, ben preparati, lo ancoravano alla sedia.
Una luce tenue, proveniente da un malandato lampadario, spezzava le tenebre della stanza.
Nick urlò.
Quando tornò il silenzio, una voce sibilante alle sue spalle lo invitò alla calma.
Nick obbedì alla richiesta, conscio del fatto che in quel mentre non aveva alternative e inquietanti dal suono di quella voce.
Una voce che poco dopo tornò sibilante a chieder lui quali fossero le sue intenzioni.
Nick balbettò tre parole: pace, riposo, riparo.
Quindi una mano appare da dietro la sua nuca premendo contro il volto suo un fazzoletto umidiccio; poi fu di nuovo il buio.
Questi ricordi occuparono la mente dell'uomo durante il buio riposo forzato.
Improvvisamente gli occhi di Nick si riaprirono, non senza una certa fatica.
Ed insieme alla vista tornò pure il dolore, a braccetto con un marcato giramento di testa e, pochi istanti dopo, la consapevolezza di essere bloccato.
L'uomo seduto sulla sedia non riuscì a scalfire i nodi a mani e piedi che, ben preparati, lo ancoravano alla sedia.
Una luce tenue, proveniente da un malandato lampadario, spezzava le tenebre della stanza.
Nick urlò.
Quando tornò il silenzio, una voce sibilante alle sue spalle lo invitò alla calma.
Nick obbedì alla richiesta, conscio del fatto che in quel mentre non aveva alternative e inquietanti dal suono di quella voce.
Una voce che poco dopo tornò sibilante a chieder lui quali fossero le sue intenzioni.
Nick balbettò tre parole: pace, riposo, riparo.
Quindi una mano appare da dietro la sua nuca premendo contro il volto suo un fazzoletto umidiccio; poi fu di nuovo il buio.
8
Massimo Merli
21/10/2020

Manna dal cielo.
Questo pensò Nick alla vista della costruzione incontrata sul suo cammino qualche ora dopo aver abbandonato il ruscello; con passo lento ed incerto a causa di una storta rimediata durante il cammino, egli superò il piccolo cancello in legno che delimitava una sorta di cortiletto antecedente l'ingresso dello stabile.
L'uomo varcò con circospezione la porta in vetro che conduceva immediatamente alla prima di due piccole sale arredate interamente con panche e tavoli in legno.
Un piccolo bancone, anch'esso in legno, delimitava la zona bar dove qualche bottiglia era ancora presente sulle mensole.
Una smorfia di fastidio apparve sul suo viso quando Nick salì i tre scalini che conducevano alla sala successiva : stretta e profonda e con un lungo tavolo, simile a quelli già visti, posto al suo centro.
L'uomo voltò i tacchi per tornare nella stanza precedente, che attraversò per giungere nel locale cucina.
Una pentola piena per tre quarti della sua capienza adagiata nel lavabo ed un cassetto aperto a mostrare coltelli e forchette contrastavano decisamente con l'ordine palesato dal resto della stanza.
Una porticina con un oblò, posta laddove la cucina aveva il suo termine, attirò l'attenzione del visitatore.
Scrutando attraverso il cerchio trasparente Nick notò qualcosa di strano nell'angolo alla sua sinistra, così aprì la porta ed entrò.
Arrivato dinnanzi all'oggetto della sua curiosità Nick si accovacciò ed iniziò ad osservare con attenzione il telo lercio dinnanzi a lui.
Un rapido movimento del suo braccio tolse il telo lasciando apparire la figura senza vita di una ragazza.
L'uomo si portò una mano alla bocca per trattenere l'urto di vomito che risalì velocemente il suo corpo sino alla gola, proprio un istante prima di sentire il sordo rumore del colpo che andò a colpire la sua schiena. Poi fu il buio.
Questo pensò Nick alla vista della costruzione incontrata sul suo cammino qualche ora dopo aver abbandonato il ruscello; con passo lento ed incerto a causa di una storta rimediata durante il cammino, egli superò il piccolo cancello in legno che delimitava una sorta di cortiletto antecedente l'ingresso dello stabile.
L'uomo varcò con circospezione la porta in vetro che conduceva immediatamente alla prima di due piccole sale arredate interamente con panche e tavoli in legno.
Un piccolo bancone, anch'esso in legno, delimitava la zona bar dove qualche bottiglia era ancora presente sulle mensole.
Una smorfia di fastidio apparve sul suo viso quando Nick salì i tre scalini che conducevano alla sala successiva : stretta e profonda e con un lungo tavolo, simile a quelli già visti, posto al suo centro.
L'uomo voltò i tacchi per tornare nella stanza precedente, che attraversò per giungere nel locale cucina.
Una pentola piena per tre quarti della sua capienza adagiata nel lavabo ed un cassetto aperto a mostrare coltelli e forchette contrastavano decisamente con l'ordine palesato dal resto della stanza.
Una porticina con un oblò, posta laddove la cucina aveva il suo termine, attirò l'attenzione del visitatore.
Scrutando attraverso il cerchio trasparente Nick notò qualcosa di strano nell'angolo alla sua sinistra, così aprì la porta ed entrò.
Arrivato dinnanzi all'oggetto della sua curiosità Nick si accovacciò ed iniziò ad osservare con attenzione il telo lercio dinnanzi a lui.
Un rapido movimento del suo braccio tolse il telo lasciando apparire la figura senza vita di una ragazza.
L'uomo si portò una mano alla bocca per trattenere l'urto di vomito che risalì velocemente il suo corpo sino alla gola, proprio un istante prima di sentire il sordo rumore del colpo che andò a colpire la sua schiena. Poi fu il buio.
9
Massimo Merli
13/10/2020

Nick arrestò i suoi passi sopra un ponticello in pietra sotto il quale scorreva un ruscello dalle modeste dimensioni.
Due giorni erano trascorsi da quando l'uomo aveva abbandonato il cimitero.
Due giorni trascorsi a camminare tra la vegetazione montana, nella speranza di trovare un luogo dove riposare le sue stanche membra; riposare in cripte, grotte, o fossi, non è proprio il top del relax.
La giornata soleggiata e dalla temperatura mite, spinsero Nick a sfruttare la presenza del ruscello per dare una bella lavata a sè stesso ed ai suoi vestiti segnati da fango, polvere e sporcizia varia.
Dopo una decina di minuti l'uomo uscì dal ruscello per sdraiarsi sul prato che lambiva il corso d'acqua, ed osservando distrattamente il cielo e la natura circostante si rilassò per qualche minuto in attesa che i caldi raggi solari asciugassero i suoi indumenti.
Nick amava gli spazi aperti e la natura, ma mai come in quel momento bramava la presenza di una brandina o un divano sul quale appoggiare le sue chiappe.
Un rumore improvviso alle sue spalle lo fece balzare in piedi per fissare in direzione della provenienza del suono.
Tutto tacque per diversi secondi
Improvvisamente alcuni cespugli poco distanti dall'uomo si mossero, accompagnati dal medesimo rumore udito in precedenza.
Un cucciolo quattrozampe emerse dai cespugli, rimanendo poi immobile a fissare l'umano di fronte a lui.
Un debole vento fece da testimone alla scena.
La mano destra di Nick si infilò in una delle tasche dello zaino, frugò per qualche istante prima di riemergere con un pezzo di carne secca che lanciò in direzione del cucciolo.
La bestiolina resto immobile dinnanzi al pezzo di carne, ma quando l'uomo scrollò le spalle e si voltò per raggiungere i propri indumenti, si avventò decisa sul dono ricevuto.
Terminata la vestizione l'uomo riprese il suo solitario cammino.
Due giorni erano trascorsi da quando l'uomo aveva abbandonato il cimitero.
Due giorni trascorsi a camminare tra la vegetazione montana, nella speranza di trovare un luogo dove riposare le sue stanche membra; riposare in cripte, grotte, o fossi, non è proprio il top del relax.
La giornata soleggiata e dalla temperatura mite, spinsero Nick a sfruttare la presenza del ruscello per dare una bella lavata a sè stesso ed ai suoi vestiti segnati da fango, polvere e sporcizia varia.
Dopo una decina di minuti l'uomo uscì dal ruscello per sdraiarsi sul prato che lambiva il corso d'acqua, ed osservando distrattamente il cielo e la natura circostante si rilassò per qualche minuto in attesa che i caldi raggi solari asciugassero i suoi indumenti.
Nick amava gli spazi aperti e la natura, ma mai come in quel momento bramava la presenza di una brandina o un divano sul quale appoggiare le sue chiappe.
Un rumore improvviso alle sue spalle lo fece balzare in piedi per fissare in direzione della provenienza del suono.
Tutto tacque per diversi secondi
Improvvisamente alcuni cespugli poco distanti dall'uomo si mossero, accompagnati dal medesimo rumore udito in precedenza.
Un cucciolo quattrozampe emerse dai cespugli, rimanendo poi immobile a fissare l'umano di fronte a lui.
Un debole vento fece da testimone alla scena.
La mano destra di Nick si infilò in una delle tasche dello zaino, frugò per qualche istante prima di riemergere con un pezzo di carne secca che lanciò in direzione del cucciolo.
La bestiolina resto immobile dinnanzi al pezzo di carne, ma quando l'uomo scrollò le spalle e si voltò per raggiungere i propri indumenti, si avventò decisa sul dono ricevuto.
Terminata la vestizione l'uomo riprese il suo solitario cammino.
8
Massimo Merli
22/09/2020

Il pensiero dei due esseri umani lasciati al loro mortale destino all'interno del rifugio, dal quale Nick era riuscito a fuggire di soppiatto durante la notte, fece capolino nella testa dell'uomo mentre muoveva i suoi passi nei pressi del cimitero posto alla fine del piccolo paese di montagna che s'era appena lasciato alle sue spalle.
Erano trascorse poco più di quattro ore dalla sua partenza ed il sole aveva preso il posto delle tenebre della partenza.
Sino a quel momento il viaggio era trascorso in maniera tranquilla, e le sparute anime ciondolanti incrociate durante il cammino furono da lui evitate senza problemi.
Nick decise di prendersi una pausa.
Prima però si mise a muoversi con circospezione lungo il perimetro del cimitero delimitato da una inferriata alta circa due metri e mezzo; a parte qualche pennuto alla ricerca di cibo, il paesaggio pareva essere totalemente libero da presenze di qualsivoglia natura.
Le cripte aperte e le tombe scoperchiate del resto erano un buon indicatore del fatto che gli occupanti se ne fossero andati altrove.
Una panchina distante pochi metri permise a Nick di trovare un comodo appoggio per il suo fondoschiena, mentre un pezzo di carne secca placò il lamentarsi del suo stomaco.
Un vento sostenuto e fresco si alzò improvvisamente, spingendo nella direzione dell'uomo alcuni neri nuvoloni dall'aspetto poco rassicurante; nuvoloni che lo avrebbero raggiunto nel volgere di pochi minuti.
L'uomo provò a scrutare il paesaggio circostante posto al di sotto della collinetta presso la quale il cimitero sorgeva.
La totale assenza di costruzioni, o possibili ripari, causò un moto di disappunto sul viso di Nick che a malincuore e controvoglia decise di utilizzare una delle cripte vuote come riparo dall'imminente temporale.
La temperatura nel frattempo era scesa rapidamente ed il vento si faceva sempre più fastidiosamente freddo.
L'uomo sbuffò mentre varcò la soglia del suo nuovo riparo.
La cripta era piccola, umida ma dall'aspetto curato ed una bara aperta occupava gran parte dello spazio della stanza.
Il foglio di carta posto all'interno della bara attirò l'attenzione di Nick
<presto torneremo qui insieme, sorella adorata> era riportato sul pezzo di carta che Nick accartocciò prima di lanciarlo contro la parete di fronte a lui e colpendola nell'esatto momento in cui un tuono roboante annunciò l'arrivo immninente del temporale.
Pochi minuti più tardi l'acquazzone divenne realtà e Nick prima maledisse il cielo poi pensò che decisamente poteva trovarsi in una situazione ben peggiore.
La sua schiena si appoggiò contro la parete della cripta mentre la sua mente tornò a poche ore prima, alla fuga nella notte e a quanto fu costretto a fare per salvarsi la pellaccia.
Una lacrima solcò la sua guancia sinistra mentre riviveva l'immagine delle fiamme che avviluppavano il rifugio e tutti coloro che vi erano all'interno, mortali e non.
Profondo era l'affetto che provava per quel nascondiglio che aveva adattato alle proprie esigenze nel corso degli anni, e profondo fu il dolore che provò nel momento in cui lanciò al suo interno la bottiglia che diede inizio al rogo.
Poi Nick pensò che morire sarebbe stato decisamente più doloroso
Erano trascorse poco più di quattro ore dalla sua partenza ed il sole aveva preso il posto delle tenebre della partenza.
Sino a quel momento il viaggio era trascorso in maniera tranquilla, e le sparute anime ciondolanti incrociate durante il cammino furono da lui evitate senza problemi.
Nick decise di prendersi una pausa.
Prima però si mise a muoversi con circospezione lungo il perimetro del cimitero delimitato da una inferriata alta circa due metri e mezzo; a parte qualche pennuto alla ricerca di cibo, il paesaggio pareva essere totalemente libero da presenze di qualsivoglia natura.
Le cripte aperte e le tombe scoperchiate del resto erano un buon indicatore del fatto che gli occupanti se ne fossero andati altrove.
Una panchina distante pochi metri permise a Nick di trovare un comodo appoggio per il suo fondoschiena, mentre un pezzo di carne secca placò il lamentarsi del suo stomaco.
Un vento sostenuto e fresco si alzò improvvisamente, spingendo nella direzione dell'uomo alcuni neri nuvoloni dall'aspetto poco rassicurante; nuvoloni che lo avrebbero raggiunto nel volgere di pochi minuti.
L'uomo provò a scrutare il paesaggio circostante posto al di sotto della collinetta presso la quale il cimitero sorgeva.
La totale assenza di costruzioni, o possibili ripari, causò un moto di disappunto sul viso di Nick che a malincuore e controvoglia decise di utilizzare una delle cripte vuote come riparo dall'imminente temporale.
La temperatura nel frattempo era scesa rapidamente ed il vento si faceva sempre più fastidiosamente freddo.
L'uomo sbuffò mentre varcò la soglia del suo nuovo riparo.
La cripta era piccola, umida ma dall'aspetto curato ed una bara aperta occupava gran parte dello spazio della stanza.
Il foglio di carta posto all'interno della bara attirò l'attenzione di Nick
<presto torneremo qui insieme, sorella adorata> era riportato sul pezzo di carta che Nick accartocciò prima di lanciarlo contro la parete di fronte a lui e colpendola nell'esatto momento in cui un tuono roboante annunciò l'arrivo immninente del temporale.
Pochi minuti più tardi l'acquazzone divenne realtà e Nick prima maledisse il cielo poi pensò che decisamente poteva trovarsi in una situazione ben peggiore.
La sua schiena si appoggiò contro la parete della cripta mentre la sua mente tornò a poche ore prima, alla fuga nella notte e a quanto fu costretto a fare per salvarsi la pellaccia.
Una lacrima solcò la sua guancia sinistra mentre riviveva l'immagine delle fiamme che avviluppavano il rifugio e tutti coloro che vi erano all'interno, mortali e non.
Profondo era l'affetto che provava per quel nascondiglio che aveva adattato alle proprie esigenze nel corso degli anni, e profondo fu il dolore che provò nel momento in cui lanciò al suo interno la bottiglia che diede inizio al rogo.
Poi Nick pensò che morire sarebbe stato decisamente più doloroso
8
Massimo Merli
08/09/2020

Il trio percorse con grande rapidità un centinaio di metri in discesa, poi imboccò una strada sterrata posta alla sinistra del prato che li condusse dinnanzi ad una vecchia porta coperta parzialmente da sterpaglia e rami secchi.
Nick la aprì rapidamente, grazie alla chiave estratta dallo zaino, ed il trio passò oltre la soglia.
Alcuni sacchi di iuta appoggiati sul pavimento in legno e diversi scaffali in ferro, ancorati alla parete di roccia, facevano da ornamento a qulla piccola stanza
La parete opposta all'ingresso presentava una stretta e bassa apertura che dava accesso ad un secondo ambiente dalle dimensioni similari al precedente.
La seconda stanza, dalle dimensioni simili alla precedente, era praticamente vuota ad eccezzione di una brandina e una vecchia ed ingombrante cassapanca in mogano, posta sotto una apertura nella parete che permetteva di osservare parte dell'ambiente esterno.
Nick si accomodò sulla brandina, respirò profondamente, quindi volse lo sguardo agli altri due uomini portandosi l'indice a contantto con le labbra.
Il silenzio regnò sovrano per svariate ore all'interno del piccolo rifugio
Gl ultimi raggi solari della giornata facevano capolino nella stanza attraversando l'apertura nella parete di roccia, accompagnati dal rumore dei versi degli esseri dai quali i tre si stavano nascondendo.
Nick salì sulla pesante cassapanca e muovendosi con estrema prudenza raggiunse l'altezza necessaria per osservare la situazione all'esterno; alcuni secondi più tardi discese e scosse la testa, quindi riprese posto sulla brandina e sdraiandosi chiuse gli occhi.
Nick la aprì rapidamente, grazie alla chiave estratta dallo zaino, ed il trio passò oltre la soglia.
Alcuni sacchi di iuta appoggiati sul pavimento in legno e diversi scaffali in ferro, ancorati alla parete di roccia, facevano da ornamento a qulla piccola stanza
La parete opposta all'ingresso presentava una stretta e bassa apertura che dava accesso ad un secondo ambiente dalle dimensioni similari al precedente.
La seconda stanza, dalle dimensioni simili alla precedente, era praticamente vuota ad eccezzione di una brandina e una vecchia ed ingombrante cassapanca in mogano, posta sotto una apertura nella parete che permetteva di osservare parte dell'ambiente esterno.
Nick si accomodò sulla brandina, respirò profondamente, quindi volse lo sguardo agli altri due uomini portandosi l'indice a contantto con le labbra.
Il silenzio regnò sovrano per svariate ore all'interno del piccolo rifugio
Gl ultimi raggi solari della giornata facevano capolino nella stanza attraversando l'apertura nella parete di roccia, accompagnati dal rumore dei versi degli esseri dai quali i tre si stavano nascondendo.
Nick salì sulla pesante cassapanca e muovendosi con estrema prudenza raggiunse l'altezza necessaria per osservare la situazione all'esterno; alcuni secondi più tardi discese e scosse la testa, quindi riprese posto sulla brandina e sdraiandosi chiuse gli occhi.
10
Massimo Merli
02/09/2020

Ogni storia ha un punto di partenza, così come quella che mi accingo a raccontare a chi è intenzionato a continuare nella lettura
Tutto ebbe inizio in un pomeriggio di sole tra alcune montagne lombarde
Quel pomeriggio fu oltremodo gradevole grazie ad una leggera e fresca brezza capace di donar sollievo alle anime vaganti lungo i sentieri immersi nella rigogliosa vegetazione.
Uno di quei luoghi non ancora intaccati dalla pesante ed asfissiante presenza di cemento e smog.
Le sparute costruzioni in legno, sparse qua e là, sicuri rifugi per coloro che decisero di isolarsi dal resto della cosìddetta comunità civilizzata.
Nick, era uno di costoro, e da pochi mesi s'era volontariamente isolato dalla comunità presso la quale aveva trascorso i primi trentacinque anni della sua esistenza.
L'uomo aveva lasciato il suo ben retribuito impiego ed il suo appartamento in centro
Il denaro ricavato, e risparmiato, consentì lui di perseguire ciò che il suo spirito reclamava ormai da diversi anni: libertà e serenità.
Nick aveva vissuto sereno e libero in quei mesi.
Nick aveva realizzato il propro sogno, e la sua anima era lieve come quella brezza pomeridiana.
Purtoppo il cielo non rimane limpido per sempre.
Quello fu il pensiero che balenò nella sua testa mentre udì alle sue spalle le grida di un paio di individui a lui noti.
Nick si voltò per rimbrottare i disturbatori, ma nei pochi secondi necessari ai due per oltrepassarlo a gran velocità, non riuscì a proferire parola dinnanzi alla visione di quella massa di creature che, lentamente ma inesorabilmente, stavano ciondolando lungo il verde prato nella loro direzione.
Senza pensarci due volte, Nick decise di seguire l'esempio dei due fuggiaschi e si mise a correre con tutte le sue forze, lottando contro il fastidioso rimbalzare dello zaino contro la sua schiena.
Pochi istanti furono necessari per raggiungere i due conoscenti, e superandoli fece loro segno di seguirlo.
Tutto ebbe inizio in un pomeriggio di sole tra alcune montagne lombarde
Quel pomeriggio fu oltremodo gradevole grazie ad una leggera e fresca brezza capace di donar sollievo alle anime vaganti lungo i sentieri immersi nella rigogliosa vegetazione.
Uno di quei luoghi non ancora intaccati dalla pesante ed asfissiante presenza di cemento e smog.
Le sparute costruzioni in legno, sparse qua e là, sicuri rifugi per coloro che decisero di isolarsi dal resto della cosìddetta comunità civilizzata.
Nick, era uno di costoro, e da pochi mesi s'era volontariamente isolato dalla comunità presso la quale aveva trascorso i primi trentacinque anni della sua esistenza.
L'uomo aveva lasciato il suo ben retribuito impiego ed il suo appartamento in centro
Il denaro ricavato, e risparmiato, consentì lui di perseguire ciò che il suo spirito reclamava ormai da diversi anni: libertà e serenità.
Nick aveva vissuto sereno e libero in quei mesi.
Nick aveva realizzato il propro sogno, e la sua anima era lieve come quella brezza pomeridiana.
Purtoppo il cielo non rimane limpido per sempre.
Quello fu il pensiero che balenò nella sua testa mentre udì alle sue spalle le grida di un paio di individui a lui noti.
Nick si voltò per rimbrottare i disturbatori, ma nei pochi secondi necessari ai due per oltrepassarlo a gran velocità, non riuscì a proferire parola dinnanzi alla visione di quella massa di creature che, lentamente ma inesorabilmente, stavano ciondolando lungo il verde prato nella loro direzione.
Senza pensarci due volte, Nick decise di seguire l'esempio dei due fuggiaschi e si mise a correre con tutte le sue forze, lottando contro il fastidioso rimbalzare dello zaino contro la sua schiena.
Pochi istanti furono necessari per raggiungere i due conoscenti, e superandoli fece loro segno di seguirlo.
9
Massimo Merli
31/08/2020

Spiazzi di Gromo, luogo immerso nel verde della Val Seriana; un piccolo paradiso di tranquillità capace di donare serenità e relax.
12
Massimo Merli
23/08/2020

Il Molino delle bufale a Zelo Buon Persico, un luogo immerso nel verde, lungo un percorso molto grazioso da effettuare in bicicletta o a piedi
6
Massimo Merli
18/08/2020

Una delle mete toccate durante le mie ultime ferie toscane.
Una città davvero molto graziosa, un luogo che emana storia in ogni suo angolo.
Una città davvero molto graziosa, un luogo che emana storia in ogni suo angolo.
14
Massimo Merli
16/08/2020

Due delle mie più grandi passioni in una foto: Anime giapponesi e montagna
13
Le Missioni
Completa le missioni prima che sia troppo tardi!
#concorsodocente
Corso Preparazione Concorsi Docenti INFORMATICA e ITP
Scattare una foto che dia idea di didattica

Missione sponsorizzata ForcalSoft.eu

Chiusura ultima 27/03/2022
Immagini inviate 11
Missione PIULIKE
APERTA
Partecipanti
#scattonotturno
Scatto Notturno
Scatta una foto di sera/notte inquadrando fonti luminose artificiali/naturali.

Missione sponsorizzata Forcalsoft.eu / Sviluppo APP IOS E ANDROID

Immagini inviate 48
Missione PIULIKE
CHIUSA
Vincente
Francesca Bernardeschi

#tacchiaspillo
Tacchi a spillo
Fotografare delle scarpe con tacchi a spillo... magari indossate...

Immagini inviate 40
Missione PIULIKE
CHIUSA
Vincente
Estibaliz Rubia

#crescitacommerciale
Investi nel Marketing Digitale
Scatta una foto in cui ci sia una pianta o dei fiori e delle monete o banconote

Missione sponsorizzata GoldPeople.it

Immagini inviate 79
Missione PIULIKE
CHIUSA
Vincente
Angela Vece

#luce
Luci artificiali
Scatta

Immagini inviate 110
Missione PIULIKE
CHIUSA
Vincente
Annamaria Peloso

#vetro
Al di la del Vetro
Scattare una foto attraverso un vetro

Immagini inviate 104
Missione PIULIKE
CHIUSA
Vincente
Giulia Scalercio

#natura
Natura
Scattare una foto naturalistica
.jpg)
Missione sponsorizzata forcalsoft.eu - Studio Consulenza informatica

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Missione PIULIKE
CHIUSA
#missionecuore
Cuore
Fotografare qualsiasi cosa che abbia la forma di cuore, anche più di uno.

Immagini inviate 111
Missione PIULIKE
CHIUSA
Vincente
Roberta Triolo

#palline
Palline di Natale a sfondo celeste.
Scattare delle palline di Natale su uno sfondo celeste.

Missione sponsorizzata forcalsoft.eu Sviluppo Software

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Missione PIULIKE
CHIUSA
Vincente
Katia Boscaino

#papillon
Papillon e Camicie
Scattare uno o più papillon e una o più camicie

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Missione PIULIKE
CHIUSA
Vincente
Debora Migliore

#calendario
Scatta un calendario
Scattare una foto in cui appare un calendario

Immagini inviate 96
Missione PIULIKE
CHIUSA
Vincente
Lucia Marca

#missionespecchio
#missionespecchio
Scattare un foto in cui sia uno specchio

Immagini inviate 92
Missione PIULIKE
CHIUSA
Vincente
Sa Brina

#scarpepermissionefoto
#scarpe
Scattare una foto in cui ci siano delle scarpe.

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Missione PIULIKE
CHIUSA
Vincente
Katia Boscaino

#goldpeoplepremialaspesa
Gold-people premia la spesa
Scattare una foto ad un contenitore della spesa a dei soldi e a un dispositivo mobile.

Missione sponsorizzata Gold-peole.it

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Missione PIULIKE
CHIUSA
Vincente
Lucia Marca

#goccedighiaccio
Ghiaccio e gocce di colore
Fotografare del ghiaccio e delle gocce

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Missione PIULIKE
CHIUSA
Vincente
Giulia Scalercio

#nastriebuste
Nastri e Buste
Scattare una foto in cui ci sia una nastro e una busta da lettera

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Missione PIULIKE
CHIUSA
Vincente
Alex Picca

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Colorando le stelle
Scattare una foto a dei colori e delle stelle

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Missione PIULIKE
CHIUSA
Vincente
Giulia Stoppelli

#fruttaecioccolato
Fruttaecioccolato
Scattare una foto in cui ci sia della frutta di stagione e del cioccolato

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Missione PIULIKE
CHIUSA
Vincente
Cristina Gelli

#peccatodigola
Peccato di gola
Scattare una foto a tutto quello a cui non sapete rinunciare....

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Missione PIULIKE
CHIUSA
Vincente
Giovanna Serpieri

#vasodifoglie
Vaso di foglie
Scattare una foto ad un vaso con delle foglie autunnali e delle frutta autunnale.

Immagini inviate 68
Missione PIULIKE
CHIUSA
Vincente
Cristina Gelli

#cinturainregalo
Cintura in regalo
Scattare una foto a una cintura e un pacco regalo con una coccarda.

Immagini inviate 50
Missione PIULIKE
CHIUSA
Vincente
Marco Serughetti
.jpg)
#oradelte
Ora del te
Scattare una foto ad una teiera e un orologio con orologio in primo piano.

Immagini inviate 79
Missione PIULIKE
CHIUSA
Vincente
Teresa Serpieri

#incontroluce
In controluce
Scattare una foto in controluce

Immagini inviate 83
Missione PIULIKE
CHIUSA
Vincente
Aurora Mulino

#missioneinsimmetria
Scatto in simmetria
Scattare una foto simmetrica.

Immagini inviate 71
Missione PIULIKE
CHIUSA
Vincente
Emma Nunziata

#colorifreddineiterzi
Benvenuti nei colori freddi dei terzi
Scattare una foto con colori freddi nella regola dei terzi...

Immagini inviate 63
Missione PIULIKE
CHIUSA
Vincente
Giusy Lucca

#ierrebb
IERRE B&B
Scattare una foto alla vostra colazione... con un postit con scritto "IERRE B&B il piacere dell accoglienza"

Missione sponsorizzata IERRE B&B
Immagini inviate 52
Missione PIULIKE
CHIUSA
Vincente
Lucia Marca

#pontesangiorgio
Ponte San Giorgio
Scattare una foto ad un ponte che appaia in secondo piano rispetto ad un dito "OK"

Immagini inviate 44
Missione PIULIKE
CHIUSA
Vincente
Lucia Marca

#armoniadeicolori
Limoni in armonia con post-it!
Scattare una foto a dei limoni in un contesto di colori armoniosi analoghi.

Immagini inviate 42
CHIUSA
Vincente
Katia Boscaino

Katia Boscaino
#arancione
Arancione
Scattare una foto ad uno o più oggetti di colore arancione.... Inserire nella foto un post-it con una frase a piacere

Immagini inviate 64
CHIUSA
Vincente
Teresa Serpieri

Teresa Serpieri
#scontrinonice
Gli scontrini di NICE
Scattare una foto ad uno scontrino su un tavolo da Bar, Ristorante, altro a piacere.

Immagini inviate 66
Missione PIULIKE
CHIUSA
Vincente
Giusy Lucca

#votamissionefoto.it
E' Tempo di VOTI
Inventati uno scatto in cui ci sia ci siano oggetti che rappresentano un numero da 0 a 10 e una lettera M

Immagini inviate 79
Missione PIULIKE
CHIUSA
Vincente
Giulia Surace

#inbicimissionefoto
In Bici con Barbarosport
Scattare una vostra foto in bici

Missione sponsorizzata Barbarosport
Immagini inviate 14
Missione a CREDITI
CHIUSA
#igieneorale
Igiene ORALE
Importanza dell'igiene orale
Missione sponsorizzata Studio Dentistico Barillaro Domenico
Immagini inviate 14
Missione a CREDITI
CHIUSA
#filmpreferito
Film Preferito
Invia una locandina del film ti ha più emozionato

Missione sponsorizzata MissioneFoto.it
Immagini inviate 26
Missione di tipo LIKE. Senza Premi!
CHIUSA
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